Gli stent medicati non riducono la mortalità rispetto agli stent di metallo nudo


Ricercatori dell’Ospedale Universitario di Basilea, in Svizzera, hanno valutato l’effetto degli stent di metallo nudo nel trattamento della malattia coronarica.

I Ricercatori hanno compiuto una ricerca sistematica di letteratura con l’obiettivo di identificare tutti gli studi clinici controllati, randomizzati, che hanno confrontato gli stent a rilascio di Sirolimus e gli stent a rilascio di Paclitaxel con gli stent di metallo nudo, e che hanno riportato dati di mortalità con almeno 1 anno di follow-up.

Sono stati individuati 17 studi clinici che hanno coinvolto 221 pazienti.

L’odds ratio ( OR ) per la mortalità totale è stato di 0.94 ad 1 anno di follow-up, 1.11 a 2 anni, 1.25 a 3 anni e 1.46 a 4 anni.
I corrispondenti odds ratio per la mortalità non cardiaca sono stati: 1.07, 1.72, 1.45, 1.65.

Non sono state osservate differenze negli odds ratio per la mortalità cardiaca tra tutti gli studi clinici.

Dall’analisi di sensibilità è emerso che gli stent a rilascio di Sirolimus, ma non gli stent medicati con Paclitaxel, erano associati ad un aumento della mortalità non cardiaca a 2-3 anni nel corso del follow-up.

Gli stent a eluizione di farmaci per il trattamento della malattia coronarica non riducono la mortalità totale quando confrontati con gli stent di metallo nudo.
E’ stato osservato che gli stent a rilascio di Sirolimus, ma non gli stent a rilascio di Paclitaxel, possono causare un aumento della mortalità non cardiaca. ( Xagena_2006 )

Nordmann AJ et al, Eur Heart J 2006; 27: 2784-2814




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Cardio2006