Maggiore sopravvivenza con il bypass coronarico rispetto all’impianto di stent nei pazienti con due o più coronarie danneggiate
Diversi studi hanno confrontato gli outcome ( esiti ) per l’impianto di bypass coronarico e per l’intervento coronarico per cutaneo ( PCI ), ma la maggior parte di questi sono stati compiuti prima della disponibilità dell’impianto di stent, che ha rivoluzionato quest’ultimo approccio.
Ricercatori della State University di New York hanno identificato 37.212 pazienti con malattia multivasale che si erano sottoposti ad impianto di bypass coronarico e 22.102 pazienti con malattia multivasale che si erano sottoposti ad intervento coronarico percutaneo, tra il gennaio 1997 ed il dicembre 2000.
Sono state determinate le percentuali di decesso e di successiva rivascolarizzazione nell’arco di 3 anni dopo la procedura nei vari gruppi di pazienti in accordo con il numero di vasi danneggiati e alla presenza o all’assenza del coinvolgimento della coronaria discendente anteriore sinistra.
La percentuale di sopravvivenza aggiustata per il rischio è risultata notevolmente superiore tra i pazienti sottoposti ad impianto di bypass coronarico che non tra quelli sottoposti ad impianto di stent in tutti i sottogruppi anatomici studiati.
L’hazard ratio aggiustata ( HR aggiustata ) per il rischio di morte nel lungo periodo dopo impianto di bypass coronarico rispetto all’impianto di stent è stata 0.64 per i pazienti con 3 vasi danneggiati, con coinvolgimento del tratto prossimale della coronaria discendente anteriore sinistra e 0.76 per i pazienti con 2 vasi danneggiati, con coinvolgimento del tratto non prossimale della coronaria discendente anteriore sinistra.
Inoltre, la percentuale di rivascolarizzazione a 3 anni è risultata considerevolmente più elevata nel gruppo di pazienti sottoposti a impianto di stent che non in quello dei pazienti sottoposti a impianto di bypass coronarico ( 7.8% versus 0.3% per i successivi impianti di bypass e 27.3% versus 4.6% per i successivi impianti di stent ).
Da quanto emerso è possibile affermare che in presenza di due o più coronarie danneggiate, l’impianto di bypass coronarico è associato ad una più elevata sopravvivenza rispetto all’impianto di stent.( Xagena_2005 )
Hannan EL et al, N Engl J Med 2005, 352 : 2174-2183
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