La terapia di resincronizzazione cardiaca non migliora il picco di consumo di ossigeno nei pazienti con insufficienza cardiaca da moderata a grave
L’indicazione per la terapia di resincronizzazione cardiaca ( CRT ) nei pazienti con insufficienza cardiaca comprende un intervallo QRS prolungato ( maggiore o uguale a 120 msec ), oltre ad altri criteri funzionali.
Possono beneficiare della terapia di resincronizzazione cardiaca anche alcuni pazienti con complessi QRS stretti, che presentano evidenza ecocardiografica di dissincronia meccanica ventricolare sinistra.
Sono stati arruolati 172 pazienti, che presentavano un’indicazione standard per un defibrillatore cardioverter impiantabile ( ICD ).
I pazienti sono stati assegnati in modo casuale a ricevere il dispositivo per la terapia di resincronizzazione cardiaca o nessun dispositivo, per 6 mesi.
L’endpoint primario era rappresentato dalla proporzione di pazienti con un aumento del picco di consumo di ossigeno di almeno 1 ml/kg/min, durante test da sforzo cardiopolmonare a 6 mesi.
A 6 mesi, il gruppo sottoposto a terapia di resincronizzazione cardiaca ed il gruppo controllo non presentavano differenze significative riguardo alla proporzione di pazienti che hanno raggiunto l’endopoint primario ( 46% versus 41%, rispettivamente ).
In un sottogruppo prespecificato con un intervallo QRS di 120 msec o più, il picco di consumo di ossigeno è aumentato nel gruppo di terapia di resincronizzazione cardiaca ( p=0.002 ), ma è risultato immodificato in un sottogruppo con un intervallo QRS inferiore a 120 msec ( p=0.45 ).
Si sono presentati 24 eventi richiedenti terapia endovenosa in 14 pazienti sottoposti a terapia di resincronizzazione cardiaca ( 16,1% ) e 41 eventi in 19 pazienti nel gruppo controllo ( 22.3% ); la differenza non è risultata significativa.
I dati dello studio hanno evidenziato che la terapia di resincronizzazione cardiaca non migliora il picco di consumo di ossigeno nei pazienti con insufficienza cardiaca da moderata a grave, indicando che i pazienti con insufficienza cardiaca ed intervallo QRS stretto possono non trovare beneficio dalla terapia di resincronizzazione cardiaca. ( Xagena_2007 )
Beshai JF et al, N engl J Med 2007; Published online
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