Il pacing atriale con overdrive non è associato a differente incidenza di fibrillazione atriale persistente rispetto al non-uso nei pazienti con insufficienza cardiaca
L’obiettivo dello studio MASCOT ( Management of Atrial Fibrillation Suppression in AF-HF ) è stato quello di valutare il pacing atriale con overdrive ( AOP ) nei pazienti con insufficienza cardiaca, a cui è stato impiantato un dispositivo per la terapia di resincronizzazione cardiaca ( CRT ).
Dopo impianto, avvenuto con successo, e prima della dimissione ospedaliera, i pazienti sono stati assegnati in modo casuale a pacing ON ( n=197 ) o a pacing OFF ( n=197 ).
Al momento dell’arruolamento, la frazione d’eiezione ventricolare sinistra media era del 25%, e l’86% dei pazienti presentava insufficienza cardiaca di classe NYHA III.
La durata media del QRS era di 163 ms.
Il 19% dei pazienti presentava una storia di fibrillazione atriale parossistica, ed il 50% presentava cardiopatia ischemica.
I pazienti erano in trattamento con diuretici ( 95% ), Ace inibitore/sartano ( 87% ) e con beta-bloccanti ( 71% ).
Il pacing atriale era più frequente nel gruppo AOP ON che nel gruppo AOP OFF ( 80% versus 30%; p<0,0001 ).
Non è stata riscontrata alcuna differenza nel pacing ventricolare ( 95% in ciascun gruppo ), ma la frequenza cardiaca era più alta nel gruppo AOP ON ( 72 versus 67 battiti per minuto; P=0.05 ).
Le misure di gravità dell’insufficienza cardiaca sono risultate migliorate in entrambi i gruppi: miglioramento della classe NYHA maggiore o uguale a 1 ( 67% con AOP ON versus 70% con AOP OFF), della frazione d’eiezione ventricolare sinistra ( 33,1% versus 32,7% ) e del diametro telesistolico del ventricolo sinistro ( LVESD ) ( 57 mm versus 53 mm ).
Non è stata osservata alcuna differenza nell’endpoint primario di fibrillazione atriale permanente tra i gruppi ( 3,3%; 7 pazienti nel gruppo AOP ON versus 6 pazienti nel gruppo AOP OFF ).
La mortalità ad un anno si è presentata nel 7,6% nel AOP ON e nel 11,7% nel gruppo AOP OFF ( P non significativo ).
Dallo studio è emerso che tra i pazienti con insufficienza cardiaca a cui è stato impiantato un dispositivo per la terapia di resincronizzazione, il pacing atriale con overdrive non è associato, nell’arco di 1 anno, a differenze nell’incidenza di fibrillazione atriale permanente, ripetto ai pazienti senza uso del pacing atriale con overdrive. ( Xagena_2007 )
Fonte: American Heart Association ( AHA ) – Congress, 2007
Link: MedicinaNews.it