Condizioni che influenzano la sopravvivenza dopo impianto di defibrillatore


Uno studio, coordinato da Ricercatori dell'University Health Network di Toronto in Canada, ha preso in esame gli outcome ( esiti ) nei pazienti in cui è stato impiantato un defibrillatore impiantabile. Inoltre è stato studiato l'effetto dell'età , del sesso, e delle comorbidità sulla sopravvivenza.

Lo studio ha riguardato 2.467 pazienti che hanno ricevuto un defibrillatore cardioverter impiantabile ( ICD ).

L'età media dell'impianto di un ICD era di 63,2 anni per i 1.944 uomini, e 59,8 anni per le 523 donne.

L'incidenza di mortalità ad 1 e 2 anni era di 7,8% e 14%.

L'età più avanzata al momento dell'impianto era associata ad un aumentato rischio di morte con un hazard ratio ( HR ) di 2,05 e 3 per i soggetti di età compresa tra 65 ed i 74 anni, ed i 75 anni o oltre, rispettivamente ( entrambi p<0,001 ).

Il sesso non è risultato essere un predittore di morte.

Le condizioni non cardiache associate alla mortalità comprendevano la malattia vascolare ( HR aggiustato=1,50 ), la malattia polmonare ( HR aggiustato=1,35 ) e la malattia renale ( HR aggiustato=1,57 ).

Molti pazienti a cui è stato impiantato l'ICD avevano una precedente insufficienza cardiaca ( 46,2% ) con un aumentato hazard ratio di 2,33 per la mortalità ( p<0,0001 ).

Una maggiore comorbidità è risultata associata ad un'aumentato rischio, con un HR aggiustato per età, sesso ed insufficienza cardiaca, di 1.72, 2.79 e 2.98 per i pazienti con 1, 2, e 3 o più comorbidità non-cardiache, rispettivamente ( tutti p<0,001 ).

Lo studio ha mostrato che i fattori che influenzano gli outcome di sopravvivenza nei pazienti con defibrillatore impiantabile sono: l'età, le comorbidità non-cardiache ed un precedente scompenso cardiaco.( Xagena_2007 )

Lee DS et al, J Am Coll Cardiol 2007; 49: 2408-2415



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