Cause di morte dopo impianto di stent a rilascio di Sirolimus o di stent di metallo nudo


Sebbene gli stent a rilascio di farmaci abbiano assunto un ruolo predominante in cardiologia interventistica, non è ancora stata ben definita la loro sicurezza nel lungo periodo.

Uno studio, coordinato da Ricercatori della Mayo Clinic, ha confrontato l’incidenza e le cause di morte tra i pazienti che hanno ricevuto gli stent a rilascio di Sirolimus o gli stent di metallo nudo.

L’analisi è stata eseguita su 1748 pazienti arruolati in 4 studi prospettici, in doppio cieco.
I pazienti sono stati assegnati in modo casuale a ricevere l’impianto di stent medicato con Sirolimus oppure uno stent di metallo nudo per il trattamento di una stenosi coronarica de novo.

Durante un periodo osservazionale medio di 2.6 anni, il 3.7% ( n = 64 ) dei pazienti è morto.

La mortalità totale è stata del 3.2% tra gli 870 pazienti ai quali era stato impiantato uno stent di metallo nudo e 4.1% tra gli 878 pazienti che invece hanno ricevuto uno stent a eluizione di Sirolimus.
Non è stata osservata alcuna differenza nella mortalità cardiaca ( 1.4% versus 1.3%; p = 0.55 ), o riguardo alle cause di morte tra i due gruppi.

E’ stato osservato che la causa di morte predominante non era cardiaca.
La morte dovuta ad infarto miocardico, insufficienza cardiaca congestizia o a trombosi da stent si è presentata in modo non frequente.

La ricerca, compiuta su pazienti sottoposti a procedura PCI ( intervento coronarico percutaneo), ha mostrato nel corso di un follow-up medio di 2.6 anni, che la causa predominante di morte non è di tipo cardiaco. ( Xagena_2006 )

Holmes DR et al, Eur Heart J 2006; 27




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Cardio2006