Nessuna differenza tra gli stent a rilascio di Sirolimus e gli stent di metallo nudo riguardo a mortalità, infarto miocardico, e trombosi da stent


Sebbene gli studi randomizzati abbiano mostrato un benefico effetto degli stent a eluizione di farmaco nel ridurre il rischio di ripetuta rivascolarizzazione, questi studi erano sottopesati per valutare l’incidenza sull’infarto miocardico e sulla mortalità.

E’ stata eseguita un’analisi pooled ( congiunta ) di 1748 pazienti di 4 studi clinici randomizzati, che hanno valutato la sicurezza degli stent a eluizione di Sirolimus rispetto agli stent di metallo nudo.

L’end point primario di sicurezza era rappresentato dalla sopravvivenza a 4 anni.

La sopravvivenza a 4 anni è stata del 93.3% nel gruppo stent con Sirolimus, contro il 94.6% nel gruppo stent di metallo nudo ( hazard ratio per la mortalità: 1.24; p = 0.28 ).

Tra i 428 pazienti con diabete, una differenza significativa nella percentuale di sopravvivenza è stata osservata a favore del gruppo stent di metallo nudo rispetto al gruppo stent a base di Sirolimus ( 95.6% versus 87.8%; hazard ratio per la mortalità nel gruppo stent a rilascio di Sirolimus: 2.9; p = 0.008 ).

La più bassa percentuale di sopravvivenza tra i pazienti con diabete che erano trattati con stent a eluizione di Sirolimus era dovuta ad una aumentata mortalità sia per cause cardiovascolari che non cardiovascolari.

Nessuna differenza nella percentuale di sopravvivenza è stata individuata tra i pazienti senza diabete.

L’incidenza di infarto miocardico e di trombosi da stent è risultata simile nei 2 gruppi.

L’analisi congiunta di 4 studi che hanno confrontato gli stent a rilascio di Sirolimus con gli stent a metallo nudo non ha trovato nessuna significativa differenza tra i 2 trattamenti nella percentuale di mortalità, infarto miocardico o trombosi da stent. ( Xagena_2007 )

Spaulding C et al, N Engl J Med 2007; 356: 989-997




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Cardio2007