Lesioni alla biforcazione: gli stent a rilascio di Sirolimus migliori degli stent medicati con Paclitaxel
Gli stent a rilascio di farmaci hanno dimostrato di ridurre la stenosi in molti tipi di lesioni.
Ricercatori spagnoli hanno valutato l’efficacia degli stent a eluizione di Sirolimus o di Paclitaxel nei pazienti con lesioni alla biforcazione.
Tra il giugno 2003 e l’ottobre 2004 sono stati arruolati 205 pazienti.
Di questi, 103 sono stati assegnati a un impianto di stent a rilascio di Sirolimus e 102 ad un impianto a rilascio di Paclitaxel.
Non c’era differenza tra i due gruppi circa l’età, i fattori di rischio, la condizione clinica, la localizzazione della lesione alla biforcazione.
Durante la loro permanenza in ospedale, 3 pazienti hanno sviluppato infarto miocardico acuto non onda Q ( 2 nel gruppo Sirolimus ed 1 nel gruppo Paclitaxel ).
I dati angiografici nel corso del periodo di follow-up erano disponibili per 109 pazienti ( 53% ).
Nel gruppo Sirolimus, 5 pazienti hanno sviluppato ristenosi ( 9% ): 1 nel vaso principale, 2 in una branca laterale e 2 in entrambe le branche.
Sedici pazienti nel gruppo Paclitaxel sono andati incontro a ristenosi ( 29% ): 6 nel vaso principale, 5 in una branca laterale e 5 in entrambe le branche.
La rivascolarizzazione della lesione target a 24 mesi post-impianto è stata necessaria in 4 pazienti nel gruppo Sirolimus ( 4% ) ed in 13 nel gruppo Paclitaxel ( 13% ) ( p < 0.05 ).
Perdita tardiva del lume del vaso principale nei pazienti del gruppo Sirolimus è stata 0.31 contro 0.60 mm nei pazienti del gruppo Paclitaxel ( p < 0.05 ).
I dati dello studio hanno dimostrato che le lesioni alla biforcazione trattate con stent a rilascio di Sirolimus hanno mostrato un’incidenza significativamente minore di perdita tardiva, ristenosi e rivascolarizzazione della lesione target rispetto ai pazienti trattati con stent medicati con Paclitaxel. ( Xagena_2007 )
Pan M et al, Am Heart J 2007; 153: 15.e1-15.e7
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